Conferenza sullo Stato dell'Unione

EUI

A poco più di un anno di distanza dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l’Europa si interroga sulle azioni in corso e sulle prospettive future.
Il nuovo trattato doveva migliorare il funzionamento istituzionale dell’UE, dotandola degli strumenti per operare efficacemente a 27 e più Stati membri. Con questi strumenti, l’UE avrebbe dovuto far fronte alle sfide della globalizzazione, con particolare riferimento alla crisi finanziaria di questi mesi.

A tale proposito risulta sempre più attuale una dichiarazione (datata 1954!) di Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’Europa unita: “I nostri Paesi sono diventati troppo piccoli per il mondo di oggi, se rapportati alle potenzialità dei mezzi tecnici moderni e in relazione alla grandezza dell’America e della Russia oggi, della Cina e dell’India domani.”

L'Europa deve quindi dotarsi degli strumenti per rimanere uno degli attori del mondo moderno. Ci sta riuscendo? Per rispondere a queste domande, all'interno del Festival è stata organizzata la Conferenza sullo Stato dell'Unione il 9 e 10 Maggio 2011. L’iniziativa è stata accolta con favore dalle istituzioni comunitarie, e la presenza del Presidente del Parlamento Europeo Buzek, del Commissario Europeo Androulla Vassiliou e di tanti altri leaders europei ne è stata testimonianza.

Ogni giornata di lavoro ha avuto un tema di riferimento ed è stata costituita da due panel di discussione prevedendo una formula “smart”, che ha previsto tempi rapidi d’intervento e l’utilizzo di supporti multimediali. Gli incontri si sono svolti a Palazzo Vecchio.

 

 

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