Un grande concerto che vedrà riuniti tre artisti di diverse nazionalità accomunati dalla frequentazione del celebre teatro parigino di Pigalle ”Les Trois Baudetes”. L’appuntamento, nell’ambito del Festival D’Europa, è in programma a Firenze sabato 7 maggio, nella sede dell’Istituto Francese.
Tra i protagonisti Maud Lubek, autrice, compositrice, arrangiatrice ed interprete nota per le sue canzoni pop oniriche e poetiche e Nicolas Jules animatore dei palcoscenici maggiori festival mondiali con un mix di voce sensuale e humor provocatorio.
Entrambi gli artisti francesi saranno accompagnati dall’italiano Maurizio Geri, compositore, chitarrista e cantante, specializzato in musica popolare e Gipsy Jazz italiano.

“Mainstream. Inchiesta sulla cultura che piace a tutti” è il titolo dell’incontro – dibattito in programma alla libreria Feltrinelli International a Firenze, lunedì 9 maggio, alle 18 nell’ambito del Festival d’Europa. Protagonista il ricercatore e giornalista francese Frèdèric Martel che interverrà sulla cultura europea nell’era della globalizzazione.
Come si costruisce un best seller? Perché il popcorn e la coca cola rivestono ormai un ruolo centrale nell’industria cinematografica? Sono solo alcune delle domande alle quali Martel cercherà di dare una risposta con il suo lavoro - inchiesta.

In occasione del Festival d’Europa, la rivista MCM-La storia delle cose realizza un numero dedicato ai rapporti artistici e culturali che da sempre sono intercorsi tra l’Italia e gli altri paesi europei. La rivista, che sarà disponibile gratuitamente nei giorni del Festival d’Europa a Firenze, intende ripercorrere attraverso i grandi capolavori artistici – dagli arazzi agli opifici delle pietre dure, dall’arte orafa a quella vetraria, passando per la pittura, la scultura, la miniatura e l’architettura – l’evidente legame tra Italia, Europa e Firenze.
In questo numero speciale, particolare rilievo avrà il design, una delle più attuali forme d’arte che ha introdotto oggetti di grande rilevanza artistica e tecnica nella vita quotidiana di moltissimi cittadini europei e non, portando ad una comunione di massa culturale ed estetica che non rispetta frontiere. Arte quindi come strumento per rispettare ma anche superare e fondere identità e differenze.

Il pianista Riccardo Sandiford sarà il protagonista del concerto in programma al Lyceum Club Internazionale di Firenze, lunedì 9 maggio, alle 17 (via Alfani 48).
Titolo del concerto è “Omaggio a Franz Liszt” per il bicentenario della nascita (1811-1886). L’evento si inserisce nell’ambito della prima edizione del Festival d’Europa. Il repertorio prevede alcuni dei lavori pianistici più rappresentativi del compositore. Riccardo Sandiford nato a Firenze nel 1967 si è diplomato nel 1987 con la menzione d’onore presso il Conservatorio Luigi Cherubini iniziando una brillante carriera che, in breve tempo, lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo.
Il pianista Riccardo Sandiford sarà il protagonista del concerto in programma al Lyceum Club Internazionale di Firenze, lunedì 9 maggio, alle 17 (via Alfani 48).
Titolo del concerto è “Omaggio a Franz Liszt” per il bicentenario della nascita (1811-1886). L’evento si inserisce nell’ambito della prima edizione del Festival d’Europa. Il repertorio prevede alcuni dei lavori pianistici più rappresentativi del compositore. Riccardo Sandiford nato a Firenze nel 1967 si è diplomato nel 1987 con la menzione d’onore presso il Conservatorio Luigi Cherubini iniziando una brillante carriera che, in breve tempo, lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo.

L’accessibilità online dell’ informazione giuridica nel contesto dell’Unione Europea e il rilievo che questa assume in relazione all’esercizio dei diritti di cittadinanza dei cittadini europei. E’ il tema del workshop in programma a Firenze nell’ambito del Festival d’Europa venerdì 6 maggio al Palagio di Parte Guelfa a partire dalle 9.30. L’iniziativa è promossa da ITTIG, Istituto di Teoria e Tecnica dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e mira a presentare i risultati di alcune iniziative e progetti tesi a favorire la diffusione e la conoscenza dell’informazione giuridica. Il tema ha riflessi sulla vita quotidiana e professionale di tutti i cittadini e pertanto l’incontro si rivolge ad un pubblico più ampio rispetto a quello dei soli specialisti del settore. Tra i protagonisti alcuni esperti che presenteranno  progetti specifici, tra loro un rappresentante dell’Ufficio Pubblicazione dell’Unione Europea e rappresentanti di Uffici governativi nazionali che lavorano alla diffusione dell’informazione giuridica.

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Appuntamento al Museo Stibbert martedì 10 maggio a partire dalle 16 per una breve conferenza su Frederick Stibbert, cittadino d’Europa e una visita al Museo che raccoglie le collezioni che il cittadino britannico ma nato a Firenze ha lasciato alla sua morte alla città: in particolare la famosa collezione di armi, ma anche oggetti d’arte e di vita quotidiana della civiltà europea, islamica ed estremo orientale, in particolare giapponese.
Il tema della conferenza sarà la creazione del Museo da parte del grande collezionista, viaggiatore e uomo di mondo, frequentatore di ogni paese d’Europa, testimone di un internazionalismo che non si limitava al nostro continente ma spaziava anche dal Vicino all’Estremo Oriente.

Un autore che nelle sue opere ha “parlato” di Europa con passione e maestria. E’ il compositore ungherese Franz Liszt che nei suoi più importanti lavori pianistici ha messo in evidenza la sua appartenenza alla cosmopolita dimensione europea, maturata attraverso frequenti viaggi in tutto il continente. Nel bicentenario della nascita, il Festival d’Europa gli dedica un concerto, che al piano vedrà Riccardo Sandiford. In programma per il pomeriggio di lunedì 9 maggio al Lyceum Club Internazionale in via degli Alfani l’esecuzione di spettacolari capolavori lisztiani di grande portata innovativa come la Sonata in si minore o i “taccuini musicali” dei viaggi di Liszt attraverso la Svizzera e l’Italia con le Années de pélérinage, dove la natura, l’arte e la cultura europea ricevono un omaggio dal grande musicista ungherese.

Una tavola rotonda per analizzare le più significative esperienze europee e mondiali di democrazia partecipativa si terrà a Firenze nell’ambito del Festival d’Europa il 7 maggio 2011. Quella che da molti studiosi è considerata una forma superiore e più evoluta della “partecipazione” sarà al centro di un dibattito a cui parteciperanno giuristi, esponenti politici e studiosi con l’obiettivo di raccontare ed analizzare le esperienze internazionali e focalizzare l’attenzione su uno dei canali attraverso i quali è possibile rivitalizzare la democrazia europea. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Balducci che intende così intende continuare la suo attività di promozione di occasioni di dibattito e di approfondimento sul tema dell’Europa.
 

Conoscenza, basse emissioni di carbonio e alti livelli di occupazione: sono le priorità secondo il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso per costruire il nuovo modello economico europeo e per superare, da qui a una decennio, l’attuale crisi che ha investito l’Unione. Del programma Europa 2020, che sviluppa questi obiettivi in sette iniziative faro, si parlerà nel corso del Festival d’Europa, attraverso presentazioni al pubblico e incontri di approfondimento con autorità e personaggi specializzati nei diversi settori. Le iniziative faro di Europa 2020 spaziano infatti dalle politiche in materia di R&S e innovazione, con lo scopo di trasformare le invenzioni in prodotti, al miglioramento della qualità e dell’attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore. Fondamentale anche lo sviluppo del digitale nell’ottica della realizzazione di un mercato unico basato sull’Internet superveloce. Per quanto riguarda le risorse il programma ritiene essenziale favorire la transizione verso un’economia basata su un impiego efficiente delle risorse e a basse emissioni di carbonio e sostiene che anche le imprese debbano guardare all’ambiente e scegliere una politica industriale per una crescita verde. Infine, dalla Commissione Europea arrivano indicazioni per l’aumento dei livelli di occupazione e la promozione di una piattaforma europea contro la povertà.

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